No, non sei l’unico. Eh sì. Se lo sono chiesti in tanti. Ma proprio tanti. Secoli fa Aristotele, un filosofo che ne sapeva, vagando per ii giardini della sua Tracia ha iniziato a pensarci in modo sorprendentemente moderno. Perché era un po' l’argomento del momento, era trendy parlarne. Aristippo, il suo collega, un po' di tempo prima andava in giro dicendo che per essere contenti bastava appagare gli istinti, la materia e la carne insomma. Il buon Aristotele non ne era convinto. Lui era un sostenitore del fatto che la felicità passasse per la realizzazione personale, la partecipazione alla vita politica e sociale. Era una specie di difensore delle public relations. Più o meno è partito tutto così. Poi sono arrivati i grandi filosofi del XIX secolo, convinti che per stare bene si dovesse perseguire un ideale, uno scopo, qualcosa che abbia a che fare con i nostri valori.
Sì perchè l’essere umano è complesso. Non gli basta avere del cibo, una casa. I beni materiali lo soddisfano solo nel caso in cui si trovi in condizioni di precarietà socioeconomica. E oltre una certa soglia, i beni posseduti diventano una semplice collezione, che non incide, se non in minima parte, sull’umore. La felicità dipende dal modo con cui si attribuisce significato a ciò che accade. L’uomo deve sentirsi realizzato, mantenendo sempre un buon equilibrio tra le sue abilità e ciò che l’ambiente gli richiede. Questo è sempre avvenuto nel corso dell’evoluzione, che le attività siano cacciare, pescare, scrivere una tesi di laurea o crescere i propri figli. E soprattutto un essere umano deve sentirsi amato, valorizzato, riconosciuto nella sua unicità e rispettato. Per essere felici bisogna anche essere sufficientemente pronti ad affrontare i cambiamenti (es. un trasloco, la pensione o la lavatrice rotta), cercando di sfruttarli come opportunità di crescita e miglioramento personale. La felicità non è qualcosa di innato e non dipende dal semplice caso o fortuna. Le persone devono imparare strategie per raggiungerla e conquistarla giorno dopo giorno. E’ anche molto difficile da descrivere: si compone di pensieri, emozioni, parole, ricordi, volti, idee. E’ uno stato di completo benessere che richiede un esercizio continuo per essere mantenuto.
Qui di seguito ti diamo dei consigli per allenarti, giorno dopo giorno, a vivere felice!
Dott.ssa Erika Viotti
Consulenza psicologica e psicoterapia - Asti
Centro Meyer - Consulenza psicologica e psicoterapia a Asti
Sede: Via Francesco Morelli, 14 - Asti | Via Giuseppe Verdi, 16 - Asti
declino responsabilità | privacy | cookie policy | codice deontologico
AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita psicologica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
©2016 Tutti i testi presenti su questo sito sono di proprietà della Dott.ssa Erika Viotti .
Ultima modifica: 27/06/2016
© 2016. «powered by Psicologi Italia». E' severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.